Il mito della caverna

  • Platone scriveva 2350 anni fa.Nel VII libro delle Repubbliche Platone enuncia il famoso Mito della Caverna.

    Essere all'interno di una caverna per dei prigioniero non permette di vedere quello che succede fuori ne all'interno della stessa caverna, tutto è distorto , si vedono ombre di cose che sono diverse, si ha paura di una luce accecante che è la fuori, non si capisce e si teme

    La cosa più bella è quando egli esce e vede il sole:
    « e'¨ esso a produrre le stagioni e gli anni e a governare tutte le cose del mondo visibile e ad essere causa, in certo modo, di tutto quello che egli e suoi compagni vedevano. »
    (Platone, La Repubblica, libro VII, 516 c - d, trad.: Franco Sartori)

    All'inizio è accecato e non capisce , ma poi man mano che che i suoi occhi si aprono capisce quanto ha perso e quanto chi stà nella caverna non comprende.

    Sono sempre più felice di essere fuori della caverna , anche se questo non può che significare perdere i contatti con chi dentro nella caverna è felice di starci. Inconsapevoli ? Ignoranti? Forse solo paura della luce e di capire che ha perso una vita ad inseguire ombre che altro non sono che proiezioni di luce ( quella vera).

    A volte capisco che è più comodo stare nella caverna al calduccio del fuoco , ma meglio scaldarsi con il sole , raffreddarsi con la neve e vedere un tramonto o un'alba.

    Lo sò che è più difficile uscire dalla caverna , ma di sicuro, alla fine si stà  meglio ; e se questo significa perdere chi rimane nella caverna....beh problemi suoi