La gita al CERN C'era una volta un gruppo di persone che decisero di andare a visitare il CERN. Così organizzarono un viaggio da Brembate a Geneve ( Ginevra per chi non parla francese). Quindi grazie alla Torre del Sole il 28 Luglio siamo partiti per il CERN. Diciamo che la mattina alzarsi alle 3 è stata molto dura; infatti verso le 7 questo era lo  stato (semi cosciente) dei viaggiatori. Ma impavidi e con il vento in poppa ci siamo trovati sulla via giusta Arrivati ai piedi del Monte Bianco , un piccolo sospiro di sollievo non avevamo sbagliato strada :-) Scherzo, ottimi autisti e ottimo viaggio , anche se per me il bus era un po' piccolo, beh ci vorrebbe un Tir solo per ma ! Cosi dopo aver fatto due confini arriviamo a Geneve, ridente ( ma perchè mai si dice sempre di ridente ?? ) cittadina posta sull'omonimo lago. Avevamo un paio d'ore di pausa per visitare la città. Qualcuno con stoicismo ci ha provato, altri come il sottoscritto hanno girovagato per la zona del lago .dove troneggia la famosa “fontana sul lago”. purtroppo una pioggia abbastanza insistente ciha costretto a trovare rifugio sotto ad alcune coperture trovate in zona. Il tempo è passato abbastanza veloce in attesa che il nostro bus arrivasse a riprenderci per partire verso la nostra tanto agognata meta Così verso le 12, ritardatari permettendo ;-) siamo risaliti sul mezzo pronti alla nostra nuova avventura. Direzione CERN Dopo un giro per le vie , eccoci intravedere la cupola della cittadella del Cern. Stiamo giungendo alla nostra meta. Così ci accingiamo ad entrare ne Tempio della fisica delle particelle, Ma non solo, ricordo che senza il CERN oggi non potrei scrivere questa pagina così semplicemente e far si che possiate leggerla. Eh si WWW è nato qui per permettere di traferire e leggere informazioni in modo più semplice e credetemi , anche perché le ho vissute , le BBS ed il FTP (se non lo sapete cercate sul WEB) erano veramente pesanti... oltretutto i modem ci collegavano a 14Kb ( ho scritto bene 14 KB). Va beh a parte questi miei ricordi di gioventù, torniamo a noi, Girovagando nello spazio all'ingresso, oltre alla Shop , dove tra parentesi ho preso due magliette per i bambini , vi è una mostra che racconta un po' la storia di chi la storia l''ha fatta. Oltre a tante esperimenti , che i miei figli , ad anche molti grandi che di colpo sono tornati bambini, c'erano alcuni componenti ed alcuni modelli in scala per farci capire le dimensioni. E poi si dice che le dimensioni non contino :-) ( Scherzo) Ci sono anche spazi dedicati all'' arte , anche se io personalmente non capirò mai l'arte moderna, ma sono un caso a parte, riuscirei a confondere un Picasso con un incidente stradale. Passato cosi alcuni minuti ci siamo incontrati con un fisico italiano che lavora al Cern che ci ha fatto da guida, ci ha spiegato cosa fanno, come lo fanno e ha fatto un escursus su cosa sia la fisica delle particelle e la meccanica quantistica ovviamente allo stato medio di noi “poveri” mortali che sono a visitare . Dopo aver scoperto con somma gioia , che gli Italiani sono uno dei gruppi più numerosi , ci siamo spostati verso l''esperimento ATLAS, Eccoci,benvenuti nella casa del bosone di Higgs. Qui hanno scoperto, o meglio  trovato, o meglio trovato le tracce, di questa misteriosa e sfuggente particella , conosciuta anche con il nome  di “particella di Dio”, non entrerò nel merito della spiegazione di cosa sia, ma una cosa voglio dirla : Grazie per quello che avete fatto e state facendo. Così siamo entrati e lì , davanti a noi c'era il cuore pulsante della ricercala sala controllo dove “loschi figuri” di nome fisici lavorano 24 ore su 24 per carpire i segreti della fisica più nascosta, per riprovare il Big Bang, Insomma per capire da dove veniamo , dove andiamo, e chi siamo. Mi sovviene una piccola riflessione , queste quasi 10.000 persone che fanno ricerca probabilmente 400 anni fa sarebbero finite tutte sul rogo, per fortuna loro enostra certi tempi sono finiti. Comunque nello spiegarci come funziona il loro lavoro ci ha fatto capire l'importanza della tecnologia e delle ricadute sulla nostra vita quotidiana grazie alle ricerche ai “limiti” della frontiera. Difatti , dopo che ci siamo spostati in Francia ( è si il Cern è po' di qui , un po' di la ) Mentre visitavamo il cento di collaudo e manutenzione tecnologica ci hanno spiegato esattamente come funziona un acceleratore di particelle e abbiamo così scoperto che se oggi facciamo una TAC è grazie alle tecnologie “create “ per vedere le particelle, non solo se noi usiamo il telefonino ( beh che sia uno sviluppo su quello possiamo discuterne) è merito della meccanica quantistica. Insomma un sacco di cose che noi oggi abbiamo le abbiamo anche grazie al lavoro di Ingegneri e tecnici che lavorano per noi. Sì perché in fondo il CERN è po' roba nostra e diciamolo un po'. Dobbiamo essere orgogliosi di appartenere a questo paese, con tutti i limiti e i difetti ,  ma ché sa creare grandi geni che ci portano sempre più avanti. Qui finisce questa piccola storia del nostro viaggio al Cern. Grazie della Vostra pazienza, e se riuscite andateci a vederlo, vale la pena vi aprirà la mente , capirete il perché la ricerca , che sembra inutile ( sottolineo SEMBRA) è invece FONDAMENTALE per il nostro, e dei nostri figli, futuro.